giovedì 20 ottobre 2016

Costante, delta, formula, tecnologia, leva, delegazione, potere…

Ora, che hai (puoi) a tua disposizione uno schema (modello) di pensiero logico e razionale “altro” (come certamente ti sarai accort3, prendendo atto degli ultimi tre Bollettini - link, link, link), che cosa te ne farai?


Nella “tua” giornata, “qua, così”, può progressivamente/istantaneamente “cambiare tutto (sliding doors)” – ad ogni istante – ma... se “in qualcosa che può solo trasformarsi (sempre in ‘nuovo’ se stess3)”, nella sostanza cambia di posto solo la polvere che, comunque, tende a depositarsi nuovamente sopra ad ogni superficie (dopo qualsiasi ventata di novità).
Perché SPS (Io) affermo questo?
Perché 1) lo dice, prima ancora, la scienza deviata ("tutto si trasforma"), 2) sei in una forma di perpetuo status quo “qua, così”, 3) esiste la relativa/assoluta ragione fondamentale, 4) esiste l’intelligenza frattale espansa, che permette tutto questo e che amministra, sorveglia e ricorda tutto questo.
SPS (Io) mi limito, solamente, a mettere assieme tutti i pezzi, decodificando “lato mio/tuo/umanità, centrale”.
La risultante è... qualcosa che fa “male, allorquando smetti di “far finta di nulla”, veramente.
Un tipo di “dolore” derivante dalla libera constatazione della “forma”, nella quale “sei”. 
Qualcosa che, già, intuisci e che vivi sulla/nella tua pelle, persino ordinariamente, ma... in una maniera che s’instaura (tatua) in te sottilmente e che dà luogo, nel tempo e nella sostanziale “stasi”, alla progressiva condizione di malattia, invecchiamento (sfruttamento) e morte.
Evoluzione "altra (2.0)"...
Aprendo gli occhi”, il male diventa insopportabile?
A “prima vista”, sì. 
Ma, nella misura in cui “lo sembra”.
Già… non visto che, tendi a rifuggire dal dolore – serbando uno strano ricordo, legato alla sofferenza già patita, ma slegata dalla relativa risoluzione (nei termini della ragione fondamentale, che te lo ha procurato e che “qua, così”, continua a procurartelo). 
Ergo: 
  • da chi/cosa rifuggi

Dal dolore, oppure, dalla motivazione a monte del dolore?
Come puoi “far finta di nulla”, solo per evitare un “dolore 'peggiore', ossia, fisico”?
In questa maniera, tendi ad assumere pillole contro, ad esempio, il “mal di testa”, in luogo di andare a fondo e, così, sprofondare dentro all'origine del “tuo” dolore.
Affrontando apertamente il dolore, ne prendi – in un certo senso – le “distanze”.


Impari a riconoscerlo sempre meglio, allo stesso modo del conoscere sempre meglio il “tuo” lavoro. 
Infatti, quale differenza intercorre tra il tuo primo giorno di lavoro e il tempo della “pensione”?
Tutta la differenza del mondo; qualcosa che deriva dal grado di esperienza maturata e dal tipo di conoscenza dell’ambiente nel quale ti sei “moss3” per tutto quel tempo. 
Alla fine, del “tuo” lavoro, conosci tutto e nessuno può venire a “prenderti in giro”, pena il venire lucidamente messo a tacere. 
Mentre tu sei rimasto “lì”, a “farti le ossa, sul posto”, orde di tuoi simili si sono succedute “tutt'attorno a te”. Persone che sono entrate in azienda direttamente ai piani alti (così… destinat3), persone che ci hanno provato, persone che erano obbligate, persone che non avevano altra scelta, persone raccomandate, persone coscienziose o meno, etc.
Ma tu (tu) sei rimasto “lì”, incorporando tutto quello che hai potuto mettere a fuoco, in decenni di attività “sul pezzo”.
Sì, perché, nonostante tutto quello che avevi pensato all'inizio (il primo giorno), poi… le cose si erano dimostrate diversamente e, tutto sommato, avevi iniziato persino a fartele piacere.
Bene.
Ora, l’abituarsi a qualcosa (persino a “tutto”) non deve essere necessariamente un disinnesco.
A volte (se vivi in una centralità/umana di/in te) l’abitudine permette di mettere a tacere le pulsioni che ti porterebbero, anche, a suicidarti.
E, come al solito, è una questione di decodifica dell’informazione ambientale frattale espansa, “lato tuo/umanità, centrale”.
Quello che ti accade, dopo qualche tempo (persino abitudinario) è che “hai imparato” qualcosa
E questo “qualcosa”, sta a te metterlo a punto dalla /nella migliore delle prospettive. 


Certo. Perché questo “qualcosa” è, anche, una “leva” che ti permette di andare oltre al singolo dettaglio (mansione), persino se sei in una “catena di lavorazione”.
Tu hai, infatti, le proprietà (capacità) di “innovare sostanzialmente” tutto quello che, in un certo senso, tende ad ingabbiarti.
Il “come lo fai”, lo porti sino alla matura realizzazione, e lo “rendi possibile” … tuttavia, dipende da te nella misura in cui “sei liber3, autenticamente, ‘qua così’”
Non solo se “sei in una azienda” ma, anche, se “sei tu l’azienda”, devi, infatti, affrontare una serie di “intralci (interferenze ambientali)”, che tendono a delimitare sempre il “tuo” operato. 
Qualcosa che, al limite, scambi per filosofia spicciola “motivazionale” … nel momento in cui, per “te” ogni problema è una sfida da superare. 
Non rendendoti conto (ed abituandoti in “auto limitazione”) che tutta questa “problematica” è – nella sostanzaqualcosa che ti sta 1) trattando in un certo, univoco, modo 2) narrando dell’origine fondamentale di quel “certo, univoco, modo” 3) attraverso un linguaggio simbolico, frattale espanso, codificato nella “lingua” stessa, utilizzat3 come vettore (qualsiasi tipo di “linguaggio” viene adattato, al fine di permettere alla memoria frattale espansa, di raggiungerti, a prescindere dalla “tua” condizione nel “qua, così”).


Dunque, dopo decenni di lavoro, persino “sul posto”tu hai imparato “tutto”, ma… secondo quale prospettiva (ottica)?
Quando “sai tutto del ‘tuo’ lavoro”, puoi – ad esempio – iniziare ad “andare oltre”... in prospettiva (anche senza sapere proprio "tutto", ma... intuendolo, senza necessità di avere, anche, la comprovazione - secondo la cavillosa, strategicamente, prassi convenzionale).
Ogni “aspetto” lavorativo (e, ovvio, non solo lavorativo), infatti, non è altro che… “codice (simbologia)”, applicato a qualsiasi situazione che fa uso di quel codice, in maniera diretta e/o indiretta. 
Ad esempio, il “timbrare il cartellino” è – allo stesso tempo – 1) un controllo e 2) il modo per ufficializzare le ore lavorate e, dunque, “per provare che hai lavorato e per, a fine mese, essere ripagat3 del ‘tuo’ tempo ‘qua così’”.
Ok?
In questa maniera, accetti – di fatto – l’evidenza di essere sotto al controllo (che, anzi, provvedi te stess3 a sancire, fornendo fisicamente l’auto misurazione del “tuo” tempo), perché ti hanno insegnato (e, così, hai compreso) che questa maniera è quella “esatta”, al fine di maturare quello stipendio che, a termini di contratto, hai diritto.
Passando una “cosa”, ne passa un’altra e – nel tempo – passa l’AntiSistema, in toto (con te al suo di dentro). 
Non te ne accorgi, ma… “è già successo”:
l’onda si è già propagata
giungendo ad investirti
e
a… possederti
in una maniera sottile
codificata, però, in ogni frangente (grado di dettaglio) ambientale, fisico, comportamentale, etc.)... solo da accorgerti.

È, tutto questo è... la traccia (memoria frattale espansa) che porta al vertice distaccato, della dominante:
alla ragione fondamentale, della forma reale manifesta (ad “immagine e somiglianza”).
Puoi “condire” tutto questo, come meglio credi ma… in una maniera, sempre, edotta dal grado di imprinting sociale/ambientale, nel quale “sei ‘qua così’”.
La forma religiosa e anche quella spirituale, serve proprio a fornirti una prospettiva un po’ meglio “digeribile”, riuscendo molto spesso a condurti in una soluzione di “fartene una ragione”:

  • ancora
  • l’assumere la pillola contro il “mal di testa”
  • in luogo di
La “via” passa per la mente, per il raziocinio (meglio se applicato al “cuore”), per la logica (come il metodo scientifico, deviato, ti ha già insegnato sin dai tempi della scuola e, per certi versi, dai tempi della manifestazione/nascita “qua, così”)?
Bene.
Allora, uniformati pure. Se è quello che “intendono”, allora sia… Ma, impara ad usare “tutto, anche nella sua funzione, potenziale ‘lato tuo/umanità, centrale’”.
Ossia:
sii flessibile come il, famoso, “bambù”
o
come la proverbiale capacità (“orientale”) dell’acqua.
Ok?


Per questo motivo “ninja”, SPS (Io) ho messo a punto il modello (schema) “a partizione unitaria inversa”
Paroloni “presi a prestito”, proprio, dalla scienza deviata ma, nella sostanza, “nulla di che” … se non per il valore aggiunto incorporato “solo te ne rendi conto”.
Al vertice c'è una "filosofia (teoria, prospettiva)"...
In “natura” tutto si rassomiglia
C’è come una curiosa forma di analogia globale. 
Nell'apparenza? Non solo. Anzi. Spesso (sempre) l’analogia è sostanziale
Cioè, te ne devi accorgere.
Devi come “vederla”. E, non basta ancora; la deviricordare e “fartene una ragione” ma, questa volta, in termini di accettazione di una realtà pilotata “ad immagine e somiglianza” di una (e una sola) ragione fondamentale immanifesta.
Qualcosa che “assomiglia” a… Dio?
No.
Il contrario, per la verità.
Smetti solamente di accettare “il mal di testa”, assumendo una comoda pillola, contro “il mal di testa”.
Accetta, soprattutto, che la ragione fondamentale, del tutto… non solo “qua, così, ma a livello potenziale, sia circoscrivile e, così, conoscibile (ricordata).
Vai al sodo. Vai Oltre Orizzonte. “Slegati” …
Scollegati, ricollegandoti a te “lato tuo/umanità, centrale”.


La realtà manifesta è a caratteristica frattale espansa.
E, “qua, così”, è – anche – piramidale (gerarchica).
Ergo, tutto discende da una genitorialità unica ed univoca (a prescindere dall'apparente grado di “biodiversità” che, come fumo negli occhi, ti impedisce di osservare al di là del “tuo naso”). 
Orbene, questa “origine comune” non è quello che potresti essere portat3 a credere, ossia, “l’origine umana”.
Bensì, questa “origine” lo è nella misura in cui… “è già successo” il/dal momento dell’avvento dominante.
Qualcosa che ha "solo" deviato la tua attenzione (memoria) dal pregresso che, ora, ignori completamente.
L’origine, alla quale si riferisce SPS (Io), è quella “ultima”, derivante e coincidente con la dominante ragione fondamentale, a capo della forma piramidale globale, fedelmente riportata nella realtà manifesta, per via dell’amministrazione unica del sistema operativo frattale espanso. 
La:
  1. legge
  2. strumento
  3. memoria.
Il motivo “di mezzo”, attraverso il quale tendi a osservare/interpretare tutto, di conseguenza
Il motivo per il quale, tendi – tuttavia –potenzialmente a “ricordare (tra le righe)”, per via della memoria frattale espansa (un “registro” del funzionamento d’assieme, dell’intelligenza artificiale, o "naturale", preposta al controllo totale/globale della realtà manifesta, a partire da quella potenziale, selezionata dalla grande concentrazione di massa, per delegazione frattale espansa).
Lo so (lo so) che ritieni tutto questo una “enorme stupidata (da 'cestino')”, ma… tempo al tempo
SPS (Io) continuerò a battere il ferro, sino a scaldarlo sino al punto di fusione (la “trasformazione/cambiamento” passa anche dal raggiungimento di un simile “stato/momento”).
Il come è emersa tutta questa “filosofia teorico/pratica”, è documentato nella successione di quasi duemila Bollettini quotidiani… a tua libera disposizione, attenzione e curiosità. 
Sta a te, infatti, decidere se… e/o se…
Ma, “calcola” bene i termini della “tua” analisi, molto spesso solo il frutto di malavoglia, mala interpretazione, “misterioso” disinteresse (disinnesco), pregiudizio, etc.
SPS (Io) non ti ho fornito una strumentazione “industriale (che puoi comprare ‘nei migliori negozi’)”.
All'opposto, sei stat3 rifornit3 della connessione alla tua strumentazione di base, nativa ed originale

Prendi una qualsiasi “forma” piramidale (“qua, così” è pieno, poiché ritrovi solo questa forma, sostanzialmente).
Rovesciala, facendo così uscire il “contenuto” dal relativo/assoluto “tappo (vertice)”.
Anche se ti sembra che sia già “aperta (essere senza il ‘tappo’)”, invece, un vertice c’è sempre (può, infatti, essere distaccato).
Allora, rovesciando la forma, sarà il contenuto stesso, fuoriuscendo, ad evidenziare il “tappo”
E sarà la gravità stessa, a darti conforto, in maniera tale che “non sia nemmeno uno sforzo, il tuo”, bensì, un’attività favorita dall'inerzia provocata dalla tua “accelerazione (accensione, intenzione, centralità, etc.)”.
Ok?
Qui, ogni dettaglio porta a qualcosa...
Tutto in questo mondo è magico. Tranne il mago...
Westworld
Se non “vedi”, allora, non “credi”?
Bene
SPS (Io) non mi fermo mai, di fronte a nulla e, dato che sei davvero – sostanzialmente – di fronte al “nulla (il vertice distaccato della ragione fondamentale, della “forma ‘qua così’)”, di conseguenza occorre 1) astrarre, per 2) estrarre, ma 3) logicamente (facendo ricorso al “piede di porco” o della leva frattale espansa “lato tuo/umanità, centrale”) …
In quale modo
Ad esempio, "dimostrando tutto quanto attraverso il" citare le notizie “reali manifeste”, che i Media riportano usualmente, ogni giorno.
Qualcosa che ti ispira, costantemente, a credere che il “mondo” sia solo ed esclusivamente come “dipinto mediaticamente (secondo una lettura decentrata, rispetto a te/uman3)”.
La prospettiva (ottica) “tua/uman3, centrale” è alla base dell’ottica frattale espansa coerente. Pena il distorcere tutto, di conseguenza. Ossia, pena il lasciare tutto esattamente “com'è ‘qua così’”.
La riconnessione alla tua strumentazione di serie, va avanti. Abbi “fede”, in te stess3.
Il sistema operativo frattale espanso “non esiste (poiché impossibile)”? 
Uhmne sei proprio così cert3?
Allora, osservalo in prospettiva “futura”.
Non te lo dice SPS (Io), bensì, la cronaca quotidiana, nella fattispecie, scientifica (anche se) deviata…

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Link 
"Connettere l'alta formazione alle aziende - dichiara Anna Viel, presidente Giovani Imprenditori di Confindustria Padova - contaminare i settori tradizionali con nuovi saperi e la visione dei giovani, diffondere cultura del fare impresa tra gli universitari, sono le tre cose da fare per rigenerare il tessuto produttivo e suscitare nuova imprenditorialità, che è ciò che crea"...
Link 

  • connettere l'alta formazione alle aziende
  • contaminare i settori tradizionali… e la visione dei giovani
Quale linguaggio utilizzano queste persone?
Se ne rendono conto? No.
Simbolicamente (e sostanzialmente) non se ne accorgono, purtroppo per il “destino umano d’assieme ‘qua così’”.
In talune affermazioni, c’è già dentro tutto.
Ma, usualmente, estrai solo il significato convenzionale.
Allora, prova ad estrarre “convenzione” da una “notizia” come la seguente
Boldrini: tratta esseri umani nuova schiavitù, 35,8 mln le vittime.
La tratta di esseri umani è "una nuova forma di schiavitù di cui sono vittime milioni di esseri umani, addirittura 35,8 milioni di persone secondo il più recente Global Slavery index".
E "oltre il 70% sono donne e bambine, vendute a loro insaputa, sottoposte ad un trattamento devastante anche dal punto di vista dell'autostima.
Queste persone pensano di meritare la condizione che si trovano a vivere per il processo di umiliazione".
Lo ha sottolineato la presidente della Camera, Laura Boldrini, intervenuta al convegno in occasione della "Giornata europea contro la tratta degli esseri umani".
"Siamo qui - ha detto - perché le Istituzioni devono riuscire a porre al centro dell'agenda politica questo tema. È il segno di un impegno su un fenomeno che è tra i più drammatici del nostro tempo.
Siamo di fronte a un fenomeno che riduce gli esseri umani - in particolare le donne e le ragazze - a merci, oggetti che devono essere venduti, sui quali fare un commercio ad ogni costo, con la violenza fisica e psicologica.
È un fenomeno tanto più abietto perché affonda le radici nel bisogno, nella vulnerabilità delle vittime, nella povertà, nella disuguaglianza di genere e nella mancanza di lavoro e di accesso all'istruzione, nel caporalato e nel lavoro minorile".
Link 

  • una nuova (“nuova”?)
  • forma di schiavitù (la “forma” piramidale by dominante. La riprova, attraverso lo schema/modello, che la dominante esiste)
  • di cui sono vittime milioni di esseri umani (“milioni”? Tutta l’umanità è “schiava. L’evoluzione toglie le persone dalla schiavitù più apparente ed ingiusta, per scioglierle in una situazione, più grande, nella quale sono ancora e sempre schiave ma, meno apparentemente o più ordinariamente)
  • a loro insaputa...
È necessario fermare, ora, la scansione by Bollettino.
Incorpora questa prospettiva.
Quale altra scelta, sostanziale, ti rimane a disposizione?
SPS (Io) è come un’isola appena emersa dalla profondità dell’oceano
Non è stata (ancora) colonizzata da niente e/o da nessuno.
Ma è pur sempre dentro all’AntiSistema, dato che è l’unico modo per contattarti più da “vicino”
Uno stato di “dentro” che, di più, corrisponde ad un wormhole:
una ipotetica caratteristica topologica dello spaziotempo che è essenzialmente una "scorciatoia" da un punto dell'universo a un altro, che permetterebbe di viaggiare tra di essi più velocemente di quanto impiegherebbe la luce a percorrere la distanza attraverso lo spazio normale…
Link 
“Fai…”:
la costante, nel delta, per la formula; una tecnologia, in leva, per delegazione, al potere…
   
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2016
Bollettino numero 1925
 
   

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