martedì 27 giugno 2017

Il rilevante agente mutevole auto rivelante.

Come mi tolgo una maschera, quando smette di essere una maschera? Quando diventa una parte di me…”.
Mr. Robot
C’è come una “curiosa storiella” che merita di essere raccontata. 
Si narra che ci fu un tempo caratterizzato da una sorta di strano “inizio”; qualcosa che serve come caposaldo.
Così... tanto per iniziare a raccontare il “fiume”, convenzionalmente, facendolo “sorgere” ad un certo punto, dalla terra.
Ebbene, quell'inizio era senza ombra di dubbio, di più, un proseguimento di qualcosa, del quale si era completamente perduta persino l’idea di cosa dovesse essere e di quale forma potesse avere.
Era semplicemente “già successo” che… ad un in-certo punto, le cose avessero preso a direzionarsi secondo altra maniera, ispirazione, direzione, influenza, etc. 
Or dunque, quella sorta di pseudo inizio, molto comodo per dare luogo alla vicenda narrabile, fu caratterizzato da umani resettati e, dunque, allo stato brado (una conseguenza).
La gran parte dell’umanità versava in un simile stato d’animo, che permetteva l’inclusione – di fatto – dell’umanità stessa, all’interno della “natura”, ivi caratterizzante l’intero “panorama”.
Poi, qualcun3, stanc3 di portare sempre al pascolo gli animali d'allevamento, sedette all'ombra di un albero secolare e meditò, in merito a quel modello di vita, giudicato così tantosfruttabile.
Per cui, iniziò a progettare una strategia, lungimirante e coerente, tale da permettere – nel tempo – di dominare quella semplice visione di vita, in divenire.
La differenza (di potenziale) tra la Massa e il Dominio, è condensata tutta “lì” (con il ‘valore aggiunto’ della dominante, a distaccare il piano direzionale degli eventi: la ragione fondamentale, per la forma reale manifesta “qua, così”. La fonte di ispirazione che, ad un punto del/nel tempo, convinse – obbligò, possedendolo – il Dominio,  a/nel comportarsi analogamente. Ossia, decidendo di rendersi immanifest3 alla luce degli occhi dell’intera Massa, rimasta a pregare un vuoto simulacro, scambiato per Dio).
C’era una volta, una lunga vicenda caratterizzata da “divinità che camminavano insieme agli umani, che l3 veneravano direttamente”.
Queste divinità erano esseri umani, come te, ma (ma)... che avevano già preso il controllo della situazione (essendo la “storia umana planetaria”, molto più espansa rispetto a quello che ti è stato fatto credere).

  
Da prima, dette “divinità” furono compresenti con gli umani, dando luogo ad una realtà manifesta “grandiosa”, seppure sempre una forma di dominio. 
Poi, qualcosa (la dominante) ha convinto il Dominio (posseduto inconsciamente) a comportarsi in maniera differente.
Per cui, da quel momento in poi, la storia umana ha preso il corso, deviato, che puoi studiare a memoria, a scuola.
Ossia, una forma sociale caratterizzata da autorità principali (re, imperatori, sovrani, dittatori, etc.), molto spesso assolute (Luigi XIV o il “Re Sole”), che ricordavano l’antica compresenza delle divinità, attraverso “immagini sacre (pantheon)”, via via sempre più assorbenti la diversità, sino ad eleggere una sola, di queste immagini, al di sopra di tutte le altre (giurisdizionalmente) e aprendo, in questa maniera, un “vuoto” tra gli umani – in Terra – e Dio, nei Cieli (meglio: in-direttamente nella singolarità, umana, stessa).

  
Il tutto, ispirato dalla compresenza immanifesta dominante (il principio della corruzione, della malattia e della schiavitù): 
qualcosa che è, sempre, “a monte” di tutt3
sino a quando l’umanità rimarrà “auto (questa è la diabolicità più efficace della sua strategia)” confinata nel “qua, così”, alimentando sempre e solo il “qua, così”.
Se “ora” tenti di toglierti detta “maschera (convinzione)”, come potrai pensare di doverti strappare il volto
Non sarai mai in grado di farlo, dato che – nel tempo – la “maschera” si è fusa con te, in te, dentro di te, diventando – apparentemente ma fisicamente – “te”.

  
Quando qualcosa ti penetra, a tal punto, confondi le parti
E, a livello egoico spassionato, ogni parte la confondi sempre come se (come se) fosse tua, tu, te…
Quanto reciti, quando reciti?
Se (se) reciti sempre, come puoi renderti conto di… recitare?
Se usi solo la mente, sempre in questa “qua, così” configurazione, come puoi anche solo illuderti di immaginare di toglierti questa “parte” di dosso?
Sai... per ora, il problema non si pone nemmeno, poiché, tu non sei nemmeno al livello di accortezza, sufficiente per auto rifornirti di motivazioni, in tal senso auto liberatorio.
Tu, infatti, non lo sai di versare in una simile ed unica condizione (possessione).
Non puoi ammettere l’esistenza di questo incanto.
Sì. Perché, non credi di vivere nella trama di un film fantasy. Non lo ritieni possibile. Così come, ormai, non credi più a nulla (e se credi ancora in qualcosa/qualcun3, lo sei/fai in una maniera appartenente sempre al vortice/vertice sotto/dominante “qua, così”).
Con te bisogna “andarci giù duramente”.
Per te occorre un forte shock. A te serve un vero e proprio “piede di porco”, un grimaldello, una chiave bulgara, etc. per auto scassinare la “tua” configurazione mentale convenzionale.
Ricordi? Il concetto di “a monte” è esemplare, al fine di espandere la tua capacità attuale di accorgerti, ricordare e… Fare.

  
Senza un simile grado di consapevolezza (il “tu sei qua”, stampato sulla mappa di un enorme centro commerciale a forma labirintica) non prenderai mai (mai) atto dell’AntiSistema, ritenendo l’Inferno solamente un parto della fantasia intellettuale di Dante, così come ogni “storia” narrata attraverso la produzione letteraria e cinematografica, da “sempre”.
Non solo, non riuscirai mai (mai) a renderti conto che non c’è differenza alcuna tra Paradiso e Inferno, se (se) non ti sono chiari i termini della questione, ossia, se non riesci a decodificare opportunamente detti “luoghi comuni (informazione frattale espansa)”.
Il Purgatorio? La “Terra di mezzo”:
l’essere racchius3 in qualcosa che “tenta” continuamente e che permette una certa oscillazione tra quest3 e/o quell3, dove le estremità sono sempre miraggi, nonché, nastri di Mobius, auto riportanti dentro
Era il mio lavoro. Hackerarlo sino a che non fosse a prova di hacker…”.
Mr. Robot
Ok? 
Una retro ingegneria, che sfrutta il lavoro (la vita, la sopravvivenza)” della Massa o, meglio, della Massa e dei suoi “campioni”:
i talenti, che emergono come perle infilate nella collana, messa al collo della dominante, che “vive e regna nei secoli dei secoli…”.

  
Ogni persona che ha già percorso l’alternativa sostanziale, ha dimostrato – inconsciamente – all'impianto sotto/dominante – sopra a tutto – una nuova via da chiudere
Qualcosa che viene corrett3, mediante lo sviluppo di “patch”, da implementare all’interno del “Programma AntiSistemico ‘qua così’”.
La gente crede che la devozione sia la chiave per la felicità. Ma è il modo in cui lui ti controlla…”.
Mr. Robot
È sempre più apparentemente complesso, ritrovare la “via” per l’Oltre Ogni Orizzonte. 
Perché… ti sembra di non riuscire nemmeno a sfiorare quell'idea. Ti sembra che “sia già tutto scoperto ed inventato”. E ti sembra che la “via” sia una genialata pazzesca, non certo alla tua portata.
Vero?

  
Complessità apparente = retro ingegneria, sviluppata “grazie” all'apporto di tutt3 coloro che “ci hanno già provato”. 
Ma non è così. Non si tratta di una fuga.
Non si deve scappare. Non si “ascende”. Non c’è una “terra promessa”, perché non c’è nemmeno un Dio, che può emettere simili “pagherò”
La realtà manifesta è un livello, del reale potenziale.
Una trasmissione di informazione sensata, che si proietta nel “qua”:
sulla/nella “lavagna”.
Nello spazio preposto all'esperienza.
Non esiste nessuna altra parte. È una illusione anche il solo immaginarl3. Perché, ti auto suddivide da te, in te. E ti confonde, facendoti perdere coerenza, centralità, portanza, etc.
Quando tu ritorni pienamente in te, allora, sei in grado di ritrovare “qua”, tutt3 quell3 che “intendi (sogni, desideri, etc.)”.
È una “formula”. Hai presente le “formule magiche”? Ecco. 
Togli la particella “magica”, nella quale non credi, e concentrati sulla “formula”.
Apriti Sesamo…”.
Comanda Padrone…”.
Sai quella stronzata che dicono, per cuiquando cadi, devi rialzarti? Non credo a queste cazzate. Sai perché? Ogni cosa ti fa cadere. Non può essere altrimenti. È, comunque, un perpetuo brancolare nel buio. Quindi non ci rialziamo. Ma barcolliamo”.
Mr. Robot
Ogni cosa ti fa cadere (certamente. “Qua, così” è l’AntiSistema e tutt3 è concepito proprio per “farti decadere”: è uno sfruttamento sino “all'osso”, progettato assolutamente “a monte” di te “qua, così”.
C’è un “concetto” che non trovi in questo spazio (potenziale). Un solo ambito, non condiviso. Qualcosa che riguarda l’energia:
il che cosa “è”.
E, il che cosa ti sembra che sia, “qua, così”, dopo la deviazione sottodominante…
La mancata condivisione è perché, forse, per la prima volta… è utile che sia così.
Perché “ti è stato dato tutt3”, sino ad ora.
Eppure, non te ne sei fatt3 niente.

  
E, questo, è il modo per auto disinnescare ogni sorta di “valore aggiunto (‘perla’)”, senza colpo ferire, credendo sempre di fare la cosa giusta, salvo – nella sostanza agire come strumento comandato in remoto, sempre e solo dai “soliti ignoti”.
Tale “concetto” verrà inserito nel pamphlet, in fase di sviluppo. Se pensi che quest3 sia un modo per “fare pubblicità”, stai fresc3.
Sì, perché, il documento non sarà mai, tanto, popolare “qua, così”. E ogni forma pubblicitaria non funziona se hai contro, nella sostanza, tutt3.
Una forma di contrarietà inconscia, alias, una indifferenza di fondo, inquadrabile e spiegabile solamente attraverso – proprio – quelle “parole” che la Massa evita come la peste (guarda non caso) di prenderne atto, ignorando – pertanto – il documento stesso.
Quando sarà pronto (quando? Bè, l’interferenza è “già lì” all’opera), infatti, i canali per la pubblicazione saranno chiusi e rimarrà solo l’auto produzione ma (ma) senza alcuna forma di “copertura mediatica”, perché “tutte le strade portano a ‘Roma’, se sempre ‘qua così’”…
Nell'indifferenza più assoluta, riservata al sottoscritto ed a questo spazio (potenziale), è già riportato tutt3 a livello di simbolismo sostanziale frattale espanso:
il “che cosa significa” è già talmente evidente
da comprovare, senza ombra di dubbio, la “bontà” di quanto auto descritto
eppure
“vedrai”
non succederà praticamente nulla
anzi
succederà esattamente, tutt3, ma solo ciò che deve (è previsto che debba) succedere…
Questa è una “sviolinata” necessaria. Perché? Perché “è sentit3”.
Per cui, tant'è.
Come, un uomo, possa cambiare il mondo intero, con una pallottola al posto giusto…”.
Mr. Robot
Il mondo non cambia mai, “qua, così”. Semmai, molte pallottole sono state “spese”, al fine di trasformare il mondo, senza per/con questo… cambiare nulla, sostanzialmente.
Il cambiamento proviene da te, quando sei pienamente… (in) te.
E non serve nessuna pallottola, bomba, violenza, legge, etc.
Nulla di tutto questo, ti occorre, quando “ci sei (sei)”.
Quando “riunisci i puntini”…

  
Ieri c’è stato forte vento. 
Ebbene, tutt3 è stato interessato in-direttamente dall'azione morfogenetica del vento.
Finestre, porte, cerniere di ogni tipo, etc. hanno preso a cigolare, rese secche da una simile compresenza, agente in maniera non solo “come credi di osservare e sentire”.
Il vento non è solo aria corrente, spinta a grande velocità.
Il vento è, anche, gli effetti collaterali che provoca.
La tempesta elettrica che scatena. Il magnetismo che si modifica. Ed ogni fenomeno collegato e collegabile, compreso il “tuo” funzionamento.
In casa penetra la sabbia più fine, pressoché, invisibile ma tangibile camminandoci sopra. 
Anch'essa sospinta dalla compresenza ubiqua del vento.
Fuori, si registrano molti danni o, chissà, qualcosa che comporta una sorta di “selezione della specie” o di “legge della giungla”, tale da fare sopravvivere solo ciò che è, ancora, “forte (resistente)”.
Un test. Un esame. Una prova. Una verifica… Le pulizie “primaverili”.
Il fatto stesso che, poi, sei ancora più convint3 che la natura sia una forza, che ha la meglio su di te e che prima o poi succederà – quindi – anche a te.
Il vento non è la sola “componente”, in grado di influenzare l’ambiente
Il vento, come ogni altro “agente”, è un riflesso frattale espanso, che permette di rilevare la potenza (l’efficacia) della compresenza immanifesta dominante (la grande concentrazione di massa, giurisdizionale, planetaria “qua, così”).

  
Allo stesso modo/tempo, esistono moltissimi altri “agenti”, sempre di questo tipo.
Coca Cola in Italia, impatto economico da 813 milioni.
813 milioni di euro di risorse generate e distribuite, pari allo 0,05% del Pil, e oltre 25 mila posti di lavoro creati:
è l'impatto economico dell'azienda Coca Cola in Italia secondo una ricerca realizzata da Sda Bocconi School of Management sul 2015, presentata a Milano…
"Al momento la forza lavoro è adeguata al mercato, ma dipendiamo dal mercato:
quello che di sicuro non si ferma sono gli investimenti in tecnologia…"…
Link 
L3 “vedi”? È sempre lo stesso “agente (fenomeno ad effetto)”.
Dipendiamo dal mercato (dipendono da te. Prendine atto. Sei portante e centrale, anche se non lo riesci ad auto ammettere).
Quello che di sicuro non si ferma sono gli investimenti in tecnologia (la “tecnologia” serve per mantenere la “presa” sul/nel Mercato, dal quale le aziende dipendono. La tua abitudine di… mantiene in vita intere multinazionali se non, addirittura, l’intera economia globale).
Osserva lo stesso “agente”, da altra prospettiva, sempre “in leva”.
La battaglia dell’Iva
L’ultimo aumento dell’Iva risale al 2013, quando l’aliquota principale passò dal 21 al 22 per cento.
La storia è sempre la stessa:
quando un governo ha bisogno di soldi, l’aumento dell’Iva è la strada più semplice da percorrere.
Tanto pagano sempre i consumatori finali
In assenza di tagli alla spesa o di aumenti delle entrate entro una determinata scadenza, scattano automaticamente le clausole e i rincari fiscali, aliquote Iva e accise sui carburanti in primis.
Semplicemente perché garantiscono il maggior gettito e colpiscono tutti. Un solo punto di aumento dell’aliquota, giusto per rendere l’idea, frutta al fisco più di 4 miliardi l’anno
Se il governo dovesse ritoccare le aliquote, portando dal 10 al 13% quella sugli alimentari, costerebbero di più prodotti freschi di pasticceria, i cerali per la colazione, la carne, la pizza al ristorante, l’affitto di casa e il treno.
I tre punti in più nell’aliquota principale, dal 22 al 25%, farebbero lievitare le spese per sigarette, succhi di frutta, superalcolici, birra, abbigliamento, elettrodomestici e servizi alla persona. Insomma, tutto.
Link 
Quando è l’interezza, ad essere ingabbiati in una struttura a forma piramidale, allora è sufficiente “spingere un bottone (decidere, autorizzare)” al livello più “alto”, al fine di generare un effetto a cascata nella completezza della forma a “piano inclinato”, reale manifesta “qua, così”.
Nella convenzione sociale, globale, è possibile diramare “agenti non convenzionali” (proprio come quelle armi di distruzione di massa), ancora aventi le stesse caratteristiche del “vento”.
Ad esempio…
Alzheimer, epidemia mondiale
L'Alzheimer con 47 milioni di malati nel mondo, che secondo l'Oms raddoppieranno nei prossimi 20 anni, è diventata una epidemia e sarà uno dei problemi planetari affrontati nel G7 che si terrà in Italia a maggio…
Invecchiamento della popolazione, stili di vita non corretti, inquinamento, stress, sono tra i fattori che stanno facendo crescere le demenze, tra le quali l'Alzheimer rappresenta circa il 70 %.
L'Italia, con 1,2 milioni di malati, è un Paese particolarmente a rischio, avendo una delle popolazioni più vecchie del mondo…
L'Alzheimer è una patologia che non presenta sintomi per lunghi anni, distrugge silenziosamente i neuroni del cervello e solo alla fine quando il corredo neuronale è devastato appaiono i sintomi ma a quel punto non c'è più molto da fare
Link 
Che cosa (chi) “è (provoca)”:
invecchiamento della popolazione, stili di vita non corretti, inquinamento, stress…?
Quale “prevenzione” ti aspetti che si faccia (che decidano altr3, anche, per te), se (se)… non vai mai (mai) “a monte”?
Quando è la dominante a generare “effetti collaterali”, simili, come puoi evitare di non prenderla ancora in considerazione (ricordarla)?
Immagina e poni attenzione:
che cosa significa, ad “immagine e somiglianza…”?
Il pesce puzza dalla testa…”.
Quando esiste un Re, un Imperatore, etc. e la Massa è al corrente, allora, di quel Re o Imperatore, la storia potrà scrivere che “è stato buono, cattivo, più o meno abile, etc.”.
Ma (di più) se detto “vertice reale” si fa immanifest3 (ossia, diventa Dio, nell'immaginario collettivo), allora, che cosa potrà essere riportato (e pensato) “a proposito di… Dio”?
Questo fa la differenza.

Perché, Dio… ti sembra troppo “vast3”, per essere compreso da te.
Ergo:
avrà sempre una (sua) “buona ragione per…” comportarsi/permettere tutto questo “male ‘qua, così’”.
Vero?
Come se fosse (sempre), in un certo senso, "giustificabile", nonostante tutto.
Tendi a digerire tutto. Ovvio, per rispetto ma, sopra a tutto, per paura diQuindi si tratta, "solo", di una strategia perfettamente "inoculata 'qua così'".
Mentre, di Re e Imperatori ne sono piene le fosse (dato che la Massa, ad un certo punto, è stata aizzata contro, nella lotta alla sopravvivenza, prima ancora, tra sottodominanti).
Dio è morto…”?
Non importa se (se) non hai modo per comprenderlo (ricordare). Sì. Perché... certamente, qualcosa (qualcun3) ne “farà le veci
Mentre nel “qua, così”, solo e sempre, il “qua, così”… nel frattempo.
Dio… non è un capro espiatorio alla mia altezza…”.
Mr. Robot
Anche la tecnologia è usata contro di te:
ricordi? AntiSistema
prendine atto (dal momento in cui, la natura è una matrigna feroce, dato che hai solo la possibilità apparente, ma fisica, di dover sopravvivere).
Sei nell’AntiSistema. In “Purgatorio”.
Nella “Terra di Mezzo”.
Nella “ruota”.
Ed esegui sempre un “lavoro (anche se sei disoccupat3)”.
Perché?
Perché, ad esempio, la Massa è invitata a vaccinarsi, almeno al 95%?
L’anello fondamentale “a monte”, che si rende immanifest3, agisce indirettamente sulla realtà manifesta, facendo sprofondare la vita, contenuta/permessa (non creata, ma rigenerata), in una serie infinita “ad immagine e somiglianza” di:
anelli sempre costantemente aperti
ossia
non recanti l’informazione più adatta a “chiudere ogni situazione”.


  
Questa “informazione”, comunque, la puoi sempre (sempre) attingere dalla memoria frattale espansa:
la caratteristica ambientale, infrastrutturale
più “a monte” possibile
anche, di più
della compresenza (auto deviante) immanifesta dominante
“qua così”
nonostante sia
a carattere (giurisdizione) ormai planetari3.
In questo spazio (potenziale) ritrovi (ricordi) la “formula”.
“Fai…”.
  
 
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2017
Bollettino numero 2050
 

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