lunedì 19 giugno 2017

Uno specchio molto naturale.

Non aveva a che fare con una persona; c'era un fascio di riflessi all'altro capo del filo.
Quello che allora non sapeva, era che impazzire talvolta è una reazione appropriata alla realtà.
Ascoltare Gloria che chiedeva razionalmente di morire fu come inalare il contagio. Era una trappola cinese per dita:
più forte si tira per uscirne, più la trappola si stringe…
Una delle più grandi benedizioni di Dio è che ci tiene perennemente nascosto il futuro
Valis – Philip K. Dick
Dio è un simbolo, che contiene il senso di quello che “è già successo ‘qua così’”:
la pubblica denuncia della compresenza immanifesta dominante.
Ascoltare… fu come inalare il contagio…”.
Certamente.
L’informazione è un “campo di dati, ordinato”.
Il “campo” è un vettore formato da statore e rotore:
lo statore è il supporto, la lavagna, lo spazio disponibile ad essere sensibilizzato, orientato, polarizzato (la realtà manifesta “qua, così”, ad esempio)
il rotore è l’informazione stessa, capace di incidersi ed incidere l’area di attesa, raccolta e riproduzione (per la realtà manifesta “qua, così”, ad esempio).
In tutto questo, l’energia – oltre a sembrare quello che ti dicono – è, sostanzialmente, l’effetto d’assieme che trattiene la struttura materiale, ricollegandola in infiniti modi (potenzialmente).

A livello non visibile, ad occhio nudo, la materia non è come la prendi in considerazione usualmente. La sua struttura è scissa, e le parti rispondono a qualcosa, in grado di “ordinarle”:
sensibili all'input, proveniente dal sistema operativo frattale espanso
che, a sua volta
riceve e trasmette informazione “coagulante”
replicando e trasformando in segnale portante, in leva wireless (by grande concentrazione di massa, giurisdizionale, per delegazione frattale espansa)
ossia
in realtà manifesta (ad “immagine e somiglianza”)…
La grande concentrazione di massa è giurisdizionale, nel senso di: 
potenzialmente avente sede in ogni singolarità umana (una sorta di equiparazione originale, nonché fonte di “garanzia e sicurezza”, affinché possa teoricamente regnare equilibrio tra le parti e “pari opportunità”). 

  
Qualcosa che “qua, così”, tuttavia, è stato già sovvertito, dal momento in cui… la dominante ha preso il sopravvento, trasformandosi in “giurisdizione planetaria” e sottomettendo ogni parte, resa sottodominante (potenzialmente). 
Questa delimitazione dell’orizzonte, si spiega da sola, ricorrendo a mosse strategiche avvedute, come 1) il poter contare sull'azione dello scorrimento temporale, 2) il riuscire a divenire compresenza immanifesta, ossia, dimenticata, 3) il poter vantare un simile vantaggio, si ritraduce in sostanziale capacità di comandare tutt3 senza possibilità massiva di consapevolezza, 4) il drenare conoscenza, esperienza, memoria e – dunque – abilità, accortezza, destrezza, etc. riempiendo questo “vuoto” di altro tipo di forma materiale (informazione di parte) come, ad esempio, dimostra lo sviluppo della scuola, dei Media, della struttura gerarchica militare, della finanza speculativa, del mondo del lavoro (padrone, dipendente), della religione, etc.

  
Le strutture emerse “qua, così” sono tutte “ordinate”, nel senso che “dipendono da…”. Hanno tutt3 la stessa "mano (segno)".
E, molto spesso, questo dipendere diventa talmente sottile, tanto da non riuscire a comprendere a pieno “chi” è a comandare effettivamente.
La forma reale manifesta “qua, così” è perfetta, poiché… sensata, orientata, inclinata, pendente, conseguente, etc.
E non serve a nulla (se non allo status quo) ignorare detta “tendenza”. Le leggi della fisica hanno eseguito una “fotografia” del funzionamento della “natura”, ma (ma) ad un livello sempre troppo superficiale, nonostante ogni sviluppo verticale ed apparente.
Infatti, non è ad un simile livello di analisi della scomposizione della materia, che si giunge al “dato di fatto”:
alla riprova, che è – all'opposto – già indagabile e comprensibile a livello di simbolismo sostanziale frattale espanso, da chiunque, anche “qua, così”, rimanendo solidamente in superficie ed analizzando (“sentendo, decodificando”) le “cose”, da una auto centralità portante ad hoc (ad esempio, attraverso la configurazione/atteggiamento by la “formula”). 
Se (se) il tutt3 è giurisdizionale, significa che ogni persona detiene, in sé, la potenzialità per risalire sempre “a monte”, anche quando si risiede “a valle” ma (ma), in ogni “caso”, si è ancora/sempre “sul pezzo”. 
Sì, perché, questo tipo di accortezza attinge direttamente a livello del proprio ricordo ed esperienza e, quindi, il risiedere “a valle” ha solo un significato di scelta fisica e non (non) sostanziale (ossia, simbolica sostanziale frattale espansa):
questo fa grande differenza
nel momento in cui
esegui una prima verifica frattale espansa della situazione
registrando anche solo la posizione fisica delle persone, che vivono in una data zona geografica.
Questo non significa che, chi vive più in alto, è “a monte” sostanzialmente. Ok?

Il limite di una visione impoverita dentro, dalle circostanze “qua, così”, è proprio questo:
perdere di vista (dimenticare) il valore aggiunto (quintessenza) che la memoria (ambientale) frattale espansa diffonde nel/sul territorio, rendendolo sempre “fertile” (alias: perfettamente sensato e pubblicamente senza segreti) ma solo se (se) tu sei ancora sede della capacità di auto decodifica frattale espansa (qualcosa che risiede sempre in te, ma, che molto spesso ormai dimentichi di poter sviluppare).
Oltre Ogni Orizzonte esiste (sempre) il reale potenziale; la sovrapposizione di stati/strati, che “verticalmente” ti auto mantiene (sempre) agganciat3 alla possibilità potenziale di… nonostante tutt3, “qua, così”. 
In un certo senso, è – ancora una volta – la non località, ubiquità, leva, wireless, etc. che (sempre) l’immagine di Dio racchiude in sé, allorquando ne ricavi quintessenza (informazione frattale espansa).
Ergo; il reale potenziale esiste ovunque, perfettamente sovrapposto per “ordine di idee”.
Una forza che permette ogni immaginazione.
Qualcosa che non risulta più, per via della grande concentrazione di massa, giurisdizionale, dominante a livello planetario, che controlla un simile “fluire potenziale”.
Un simile effetto lo si ottiene, di fatti, agendo in pianta stabile, coerente con il sé, e “consistendo” ad un livello talmente efficace da risultare – per il sistema operativo frattale espanso – il “pilota”, per quanto riguarda il “punto di riferimento” più autorevole compresente in loco (e, quando il “loco” diventa – “è” – il pianeta intero, allora, il grado di influenza diventa – “è” – planetario).

  
Come, infatti, è possibile che la realtà manifesta “qua, così” sia sempre più globale, nonostante tutta la differenza culturale auto esistente ovunque? 
Cosa (chi) mette d’accordo tutte queste parti storiche?
Storicamente parlando, è sempre stata la “forza (violenza)”.
Qualcosa che si è sempre moss3 per “interesse”.
Quindi, un dato di fatto che lascia nei libri di storia, la deviazione, omettendo il senso proprio, originale, di quello che “è già successo”.
E, bada bene, un libro di storia narra sempre e solo di quello che “è già successo”, essendo una sorta di registro, depurato, di parte, descritto dalla grande concentrazione di massa “vittoriosa”.
Quel “diario di bordo” è, allora, un’opera che ne ricorda un’altra:
la memoria frattale espansa
uno dei tre vertici, nella tri-unità funzionale
del/nel “Genio” frattale espanso.
Tutt3 (anche “qua, così”) lascia “tracce di ogni accaduto” (quindi, di sé). 
È, questa, una caratteristica ambientale, sulla quale puoi sempre contare. Anche quando non sai, perché non ricordi, puoi sempre estrarre informazione da questo tipo di intelligenza infrastrutturale, a livello indemagliabile, poiché registro per il funzionamento del sistema operativo frattale espanso.
La “circuiteria” è continuamente compresente in sé. Di più:
“è” (viva).
E questa è, anche, la traccia che ti conviene replicare, al fine di ritornare a/in te, pienamente.

Se (se) l’inflazione è necessaria, come ti dicono (“predicano”), allora, come spieghi questa realtà sostanziale dei fatti già successi?
Famiglie, Unc: potere d'acquisto sale per effetto deflazione.
"Dati positivi, ma insufficienti. Si tratta, infatti, di valori di poco superiori a quelli rilevati nel 2015. Addirittura, la spesa per consumi finali scende dal +1,5% del 2015 al +1,3% del 2016. Insomma, nessun balzo significativo in avanti". Così l'Unione Nazionale Consumatori, secondo cui il potere d'acquisto cresce per effetto della deflazione.
"Solo il potere d'acquisto raddoppia, passando dal +0,8% del 2015 al +1,6% del 2016, e registrando il record dal 2011. Ma è solo un effetto dovuto alla deflazione, dato che nel 2016 i prezzi sono scesi dello 0,1%. Ricordiamo... che non si aveva una variazione negativa dei prezzi dal 1959, quando la flessione fu pari a -0,4%", si legge nella nota dell'associazione dei consumatori, dove si conclude tra l'altro che "il peggioramento nell'ultimo trimestre dell'anno non è certo di buon auspicio".
Link 
Potere d'acquisto sale per effetto deflazione:
i prezzi che scendono, a parità di entrate, ti permettono di aumentare la tua possibilità di “fare la spesa”.
Ovvio che “chi si lamenta” è proprio quel potere che è abituato a guadagnare sempre di più e non sempre di meno.
Qualcosa che, analizzando la situazione… facendo interviste dei protagonisti, in ogni ambito della filiera, sembra che tenda sempre a sfuggire, dato che… ogni ambito lamenta un mancato guadagno, piuttosto che il contrario, risultando così/per questo costantemente “in crisi”.
Qualcosa che stona maledettamente, in un ambito sociale totalmente piramidalizzato, ossia, “giusto sempre e solo, di parte”. 
Ognun3 “tira l’acqua al proprio mulino”.
In realtà, questo “mulino” è un3 ed appartiene solo alla dominante. Di conseguenza, il giogo delle parti, conviene solo alla dominante, essendo una conseguenza della strategia “a monte”, come il gettare le reti in acqua e, poi, il ritirarle colme di pesca (pred3).
Famiglie, Codacons: su potere d'acquisto solo illusione ottica
Link 
Il Codacons va compreso, ma, anch'esso tende a discostarsi dalla realtà sostanziale
Sì, perché, l’illusione ottica esiste ed è autentica, anche se non viene decodificata integralmente, facendo – in questa maniera – risultare, a livello di simbolismo sostanziale frattale espanso, anche il Codacons “in torta”, ovvio, in maniera del tutto inconscia.
Immagina:
come potresti chiamare questo periodo storico, “modernità”
senza compresenze “tutelanti la Massa” come, ad esempio, il Codacons?
Esso “serve”. Per questo esiste. Poiché previsto…
La delimitazione dei poteri, conferiti, indica una appartenenza (molto spesso, sottile). Un contesto che non può mai essere auto ammesso, ma che è possibile ricavare per “contrasto”, tra:
come deve essere
e
come, invece, è “qua, così”.

  
Stato di fuga:
Non ha funzionato allora. Non funzionerà adesso… Io sono reso forte e potente dalle rovine del mio dominio”.
Penny Dreadful
Abbiamo aperto la porta… ora dobbiamo dimostrare cosa c’è dietro…”.
La scoperta
Riesci ad auto ammettere che possano esistere banche che falliscono per finanziare opere segrete (che emergono ‘depurate’ attraverso l’opera dei Media e che vengono conservate e ricordate attraverso tutto il ‘peso’ della storia deviata)”?
Nelle banche confluiscono soldi. Le banche, di conseguenza, li possono “destinare”. Ma… come fare, se sono una proprietà altrui, solamente affidata alla banca?
Semplice:
attraverso il “fallimento”…
Attraverso le maglie della legge, che ne prevede la possibilità, liquidando i creditori con “quello che rimane”, senza possibilità alcuna di appellarsi a niente e/o a nessuno (se non, al limite, elevare qualche preghiera "al cielo della Bce").
L’impianto del fallimento è come quello della crisi, del debito e del denaro stesso:
quest3 sì, è una (concreta) illusione.
Interesse che mantiene d’assieme la materia, sino al conferirle una “forma”, ad “immagine e somiglianza.
Motivo per il quale, di conseguenza, puoi ricavare sempre (sempre) la ragione fondamentale “a monte”, ricordata nella forma apparente, come il marchio “proprietario” caratterizza il manto di un bovino, da un certo momento in poi…

  
5 giugno 1982
Santità, sono stato io ad addossarmi il pesante fardello degli errori nonché delle colpe commesse dagli attuali e precedenti rappresentanti dello Ior, comprese le malefatte di Sindona, di cui ancora subisco le conseguenze;
sono stato io che, su preciso incarico di Suoi autorevoli rappresentanti, ho disposto cospicui finanziamenti in favore di molti Paesi e associazioni politico-religiose dell’Est e dell’Ovest;
sono stato io che, di concerto con autorità vaticane, ho coordinato in tutto il Centro-Sudamerica la creazione di numerose entità bancarie, soprattutto allo scopo di contrastare la penetrazione e l’espandersi di ideologie filomarxiste;
e sono io infine che oggi vengo tradito e abbandonato proprio da queste stesse autorità a cui ho rivolto sempre il massimo rispetto d’obbedienza.
Santità, la domanda che mi pongo è questa:
ma a chi giova un tale atteggiamento?
Certo non a me o al mio gruppo, ma ancora più certamente non giova agli interessi morali ed economici della Chiesa. E allora, Santità, mi convinco sempre di più che chi vuole male alla Chiesa (e non sono in pochi) trova, all’interno di essa, numerosi e autorevoli alleati
Molti sono coloro che mi fanno allettanti promesse di aiuto a condizione che io parli delle attività da me svolte nell'interesse della Chiesa;
sono proprio molti coloro che vorrebbero sapere da me se ho fornito armi o altri mezzi ad alcuni regimi di Paesi del Sudamerica per aiutarli a combattere i nostri comuni nemici, e se ho fornito mezzi economici a Solidarnosc o anche armi e finanziamenti ad altre organizzazioni di Paesi dell’Est;
ma io non mi faccio e non voglio ricattare; io ho sempre scelto la strada della coerenza e della lealtà anche a costo di gravi rischi…
Ora, altro non mi rimane che sperare in una Sua sollecita chiamata che mi consenta di mettere a Sua disposizione importanti documenti in mio possesso e di spiegarLe a viva voce tutto quanto accaduto e sta accadendo, certamente a Sua insaputa.
Grato e nel bacio del Sacro Anello, mi confermo della Santità Vostra.
Roberto Calvi
Lettera di Roberto Calvi a Papa Giovanni Paolo II - L’Europeo: Cronaca Nera, n.4 2006 - anno V
a chi giova un tale atteggiamento
certamente a Sua insaputa…
A “chi”. Appunto.
A cosa è chiaro:
allo status quo “qua, così”.
Ma, “chi”? Nota bene: lo status quo non è solo una "cosa". Bensì, è - anche e di più - un simbolo che contiene il chi”.
In questo spazio (potenziale) ritrovi (ricordi) anche il “chi (è)”:
la compresenza immanifesta dominante
il Dominio
la sottodominante (chiunque, potenzialmente ed all'occorrenza. Ricordi il “concetto” di Agente Smith, in Matrix?).
Per questo motivo, l’alleanza è – anche – all’interno
Per questo motivo, senza “riunire i puntini”, non vai da nessuna parte, ossia, rimani costantemente “qua, così”.
Il Dominio è una organizzazione umana, “resasi dimenticata”. Una strategia che il racconto storico deviato, comunque, ha registrato. Infatti:
dalla compresenza “fisica” degli Dei, tra l’umanità, sulla Terra
si passa
al Dio “che è nell'alto dei cieli” (vertice distaccato della/dalla piramide).



  
Dall'incarnazione fisica, il Dominio è “già” passato al livello della registrazione simbolica (memoria, traccia frattale espansa).
E, la “classe di mezzo, sacerdotale (anche, faraonica, reale o imperiale)… ne ha sempre costituito il “braccio operativo (sottodominante)”:
la corruzione
la tentazione
la seduzione…
Nonché, la ragione fondamentale – attraverso la quale – di conseguenza, la natura ha replicato la medesima “sostanza”, attraverso la generazione di muffa, ruggine, ossidazione, virus, malattia, "inflazione", etc.
Se osservi la natura, a livello di simbolismo sostanziale frattale espanso, un simile “specchio, riflette tutt3”.
“Fai…”.
  
 
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2017
Bollettino numero 2044
 

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