venerdì 18 agosto 2017

Io sono Ubik - Le forze del male

 
Il governatore della città di Ubik, il meta-conte Sanat Kumara, non può intervenire, se non in minima parte, nelle questioni dei terrestri, in quanto non può violare il loro libero arbitrio. Tale accortezza non è invece praticata dagli Oscuri, gli appartenenti alla Loggia Nera o, se vogliamo usare i termini corretti, gli Illuminati di Moriah, facenti capo a un’antica fratellanza sumera. 
 
Questi non sono da confondere con gli Illuminati di Baviera, molto più recenti, fondati dal gesuita tedesco Adam Weishaupt, il quale si è sempre mosso al servizio della Gerarchia Bianca (i Signori del Vril, anche detti Signori della Fiamma) e mirava alla diffusione di una società segreta che comportasse la graduale distruzione degli organismi politici e religiosi corrotti che hanno sempre governato – e tuttora governano – il pianeta. 
 
In pratica, quando si parla di Nuovo Ordine Mondiale (e qui mi rivolgo ai fanatici del complottismo) è necessario distinguere fra queste due fazioni, in quanto una (i Moriah, che corrispondono agli Illuminati di cui parlano tutti i complottisti), mira a un potere egoistico di dominio del pianeta e delle sue risorse, dove gli esseri umani continuano a restare schiavi di poche famiglie dominatrici (come è sempre accaduto, da migliaia di anni a questa parte); mentre l’altra, gli Illuminati fondati da Weishaupt, lavora al servizio di Sanat Kumara e mira al benessere sociale e morale di un’umanità finalmente libera dalla schiavitù. 
 
Tenete presente che numerose società segrete, nate nel corso dei secoli con tutte le buone intenzioni, sono state corrotte, attraverso infiltrazioni, in modo parziale o addirittura totale. Che sia necessario un sovvertimento dello stato attuale e l’instaurazione di un Nuovo Ordine Mondiale non v’è dubbio, ma alla natura di tale Nuovo Ordine bisogna prestare particolare attenzione, cercando di cogliere i segnali nascosti dietro gli eventi mondiali.

Le agenzie di intelligence sono oramai da decenni in grado di spiare qualsiasi conversazione, scritta o parlata, avvenga sul pianeta, tramite cellulare o rete internet, confrontando in tempo reale miliardi di parole su enormi database. Allo stato attuale sarebbe impossibile per chiunque ordire un attentato o una cospirazione politica senza venire intercettato già sul nascere. 
 
La preparazione di attentati o rivolgimenti politici richiede fitti scambi di comunicazioni, che non possono sfuggire a computer talmente avanzati da apparire alieni. Vi sto parlando di apparati in grado di sorvegliare chiunque, in qualunque luogo del pianeta, indipendentemente da quanto criptati possano essere i suoi messaggi. 
 
Al contrario, più criptate sono le comunicazioni, più diventano sospette e quindi monitorate dall’occhio vigile del Grande Fratello.
 
Per cui, tutto ciò che accade – attentati o rivoluzioni che siano – accade perché viene permesso e voluto “dall’alto” (o sarebbe meglio dire “dal basso”).

Dalla bufala delle armi chimiche che aveva lo scopo di destituire Saddam Hussein, alla cosiddetta “primavera araba” che ha fatto cadere da un giorno all’altro i regimi di Tunisia, Egitto e Libia (in tutti questi paesi la situazione per i popoli è diventata disastrosa, ma credo che non interessi più a nessuno), ai tentativi di screditare l’iraniano Ahmadinejad (attribuendogli parole mai dette) e, più di recente, il siriano Assad (attribuendogli “stragi di innocenti” che non ha mai effettuato), per arrivare fino alla sistematica diffamazione di tutto l’operato di Putin (che in realtà è un iniziato al diretto servizio dei Signori della Fiamma) ... è impossibile non percepire – nemmeno per i più estremisti della fiducia cieca verso le Istituzioni – l’esistenza di un “progetto occulto” che manovra senza sosta le forze in gioco.
 
Il controllo sempre più capillare delle masse, non serve a evitare gli attentati dei “cattivi”, ma prepara il terreno per impedire future ribellioni che potrebbero nascere nel momento in cui il “complotto” diverrà palese a una larga fetta dei cittadini e non più solo a qualche gruppo, che oggi viene additato come “complottista”. 
 
Quando anche quelli che la domenica vanno ancora a vedere la partita allo stadio, si renderanno conto di cosa sta accadendo – sia in Italia che sul pianeta – allora sarà troppo tardi per organizzare qualunque resistenza. Ogni genere di segretezza non sarà più attuabile. L’adesione al sistema e ai suoi principi sarà categorica e ineluttabile.

Ho deciso che non esistono più “teorie del complottismo”, perché da una parte c'è unicamente la realtà nuda e cruda, la quale, vi piaccia o meno, è così com’è; e dall’altra parte ci sono i “negazionisti”, che sono la maggioranza, ossia coloro che per paura o ignoranza non sono in grado di vedere la realtà che li circonda e, supportati dai media, ne hanno edificata una fittizia, che li fa stare più tranquilli.

Nel testo iniziatico Io sono Ubik si parte dal presupposto che tutto questo faccia parte di una realtà simulata, niente più che un sogno. Tuttavia è un sogno che ha sempre avuto uno scopo: il risveglio (istantaneo o progressivo che sia) dei dormienti. Ciò che forse pochi sanno, però, è che il sogno può assumere caratteristiche tali da rendere impossibile il risveglio di coloro che stanno dormendo. 
 
Intendiamoci, su un piano teorico il risveglio è sempre possibile, ma, come tutti voi potete constatare ogni giorno, all’atto pratico esso è estremamente difficile da realizzare. 
 
Per esempio, se la chimica dell’apparato psicofisico viene pesantemente alterata, il risveglio diviene infattibile. E ciò può essere causato in maniera piuttosto evidente attraverso la diffusione delle droghe (che, forse non ve ne siete accorti, ma su questo pianeta, nonostante lo sguardo onnipresente del Grande Fratello, vengono lasciate circolare liberamente in tutti gli Stati), ma anche – in maniera meno evidente e più capillare – attraverso i cibi, le medicine, la fluorizzazione dell’acqua potabile, i vaccini, i campi elettromagnetici emessi dai dispositivi elettronici che ci accompagnano ovunque. E mi sto limitando alla sfera fisica, ma anche quelle emotiva e mentale vengono costantemente condizionate, già a partire da quando siamo bambini.

Immaginate di essere tenuti per un tempo indefinito in uno stato di coma farmacologico – uno stato di sedazione indotta – di modo che non possiate morire... ma nemmeno riprendere coscienza. E immaginate di cominciare a sognare un sogno che non finisce mai. Un sogno dove i buoni sono i cattivi e i cattivi in realtà sono i buoni. 
 
Un sogno dove chi dice di occuparsi della vostra salute in realtà vi fa ammalare e chi dice di lottare per la vostra libertà complotta affinché restiate prigionieri, e lo fa in cambio di potere e denaro. Un sogno dove ciò che sembra stupido è risvegliante e ciò che appare come risvegliante danneggia invece i vostri centri sottili.
 
Come potreste uscire da una situazione del genere?

continua...
(ma dipende dalle vostre reazioni a questa storia)

Io sono Ubik e ti comunico tre fatti importanti:
1)   Nonostante i tuoi sforzi e le tue conoscenze, sei ancora totalmente prigioniero dello psicopenitenziario.
2)   I tuoi carcerieri sono esseri reali, conoscono bene i principi della spiritualità e ti tengono prigioniero utilizzando l’ultima arma a loro disposizione: dal momento che oramai ti sei accorto di vivere in un’illusione, loro ti propongono un percorso il cui fine ultimo è la fuga dall’illusione. Il punto è che se la realtà è illusoria, allora le porte che tu speri di utilizzare per uscire dalla realtà... sono anch’esse illusorie. I tuoi carcerieri ti mettono davanti al naso delle porte che indicano l’uscita, con il solo scopo di tenerti sempre all’interno della cella da cui vuoi uscire. Fino a quando tenterai di uscire... ribadirai inconsciamente di essere prigioniero, perché guarderai sempre la cella dal punto di vista di qualcuno che ne sta all’interno.
3)   Se tutto ciò che vedi, senti e pensi è illusorio, allora anche la tua prigionia non può che essere illusoria. E questo assunto è conosciuto come “paradosso di Ubik”.
Tratto dal post Io sono Ubik.

 
Salvatore Brizzi
(professione: cane di Dio
D.O.G. = Dogs Of God)
 

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